In particolare un sensore trasforma la grandezza naturale in
base a fenomeni puramente fisici, mentre un trasduttore, in più, la adatta ad
un certo range di valori grazie ad un circuito interno.
Adesso passiamo a parlare dei sensori che abbiamo scelto. In
questo articolo ci occuperemo del sensore di luminosità scelto da noi, ovvero
il GA1AQ2S100SS (non vi fate spaventare, è solo la sigla che lo identifica!).
Questo componente fornisce in uscita una corrente che aumenta all’aumentare della luminosità. Per funzionare correttamente deve essere alimentato con una tensione compresa tra 2.7 V e 3.6 V.
Questo componente fornisce in uscita una corrente che aumenta all’aumentare della luminosità. Per funzionare correttamente deve essere alimentato con una tensione compresa tra 2.7 V e 3.6 V.
L’intervallo di luminosità che questo è in grado di rilevare
varia dai 10 ai 10000 lux. I lux sono un’unità di misura della luminosità: per
dare un’idea della quantità di luminosità standard in situazioni comuni
riportiamo una tabella specifica;
Nell’immagine a destra è raffigurato l’andamento della corrente in uscita al variare della luminosità. Come possiamo vedere è lineare (ovvero direttamente proporzionale, al raddoppiare di una raddoppia anche l’altra): questo è un bene, dato che semplifica le fasi successive!
Tensione di alimentazione (VCC)
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2.7÷3.6 V
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Tensione di uscita (Vout)
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0 ÷ VCC - 1.0 V
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Range di illuminazione
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10 ÷ 10000 lux
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Per concludere, presentiamo una piccola tabella riassuntiva
delle caratteristiche principali:
Alla prossima per ulteriori sviluppi!
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